Egitto, scoperto il più grande laboratorio di mummificazione che si conosca


In Egitto, a Saqqara, è stato rinvenuto il più grande laboratorio di mummificazione, per esseri umani animali, che attualmente si conosca. L’ambiente è stato trovato in ottime condizioni e ci permette così di approfondire la conoscenza sulle tecniche usate al tempo dagli egizi.

Le dune di sabbia dell’Egitto non finiscono di stupirci: quel deserto a distanza di migliaia di anni e decenni di cavi continua a farci fare scoperte uniche e di straordinario valore. L’ultima è stata presentata in pompa magna dal Ministro del Turismo e delle Antichità, Ahmed Issa, insieme al presidente del consiglio supremo per le antichità, Mostafa Waziri: si tratta del più grande laboratorio per imbalsamazione umana e animale mai ritrovato.

La scoperta è stata resa nota proprio a ridosso degli scavi, a 30 km dal Cairo, a Saqqara, dove è stata spiegata nei minimi dettagli. L’ambiente è stato trovato in ottime condizioni e ci permette così di approfondire enormemente la conoscenza sulle tecniche usate al tempo dagli egizi anche grazie a tutta una serie di manufatti rinvenuta in loco oltre a due pozzi. Il primo e più grande deposito è stato scoperto nella necropoli di Bobastian e risale al periodo tardo e contiene 150 statue in bronzo di antiche divinità egizie, tra cui Anubi, Amon, Min, Osiride, Iside, Nefertum, Bastet, Hathor, e 250 sarcofagi chiuse in legno colorato contenenti mummie in buone condizioni. Inoltre, all’interno di un sarcofago è stato trovato un papiro in buone condizioni, che contiene capitoli del Libro dei Morti (uno degli antichi libri religiosi egiziani). Mentre altre 50 sarcofagi sono stati trovati all’esterno dei pozzi.

Siamo nella necropoli di Saqqara, a sud della capitale egiziana, e qui c’è il più grande edificio in pietra della storia: la Piramide a gradoni di Djoser. Un luogo da cui dovremo aspettarci anche molto altro visto che il ministro Ahmed Issa ha detto che le sorprese non finiscono qua. Le autorità hanno spiegato che i due laboratori risalgono alla trentesima dinastia e al periodo tolemaico mentre le due tombe ricadono nell’Antico e nel Nuovo Regno. “Ho assistito al loro duro lavoro durante la mia visita il mese scorso”, ha dichiarato il ministro nel comunicato che ha fatto il giro del mondo , “alla necropoli degli animali sacri (Bobastian) per verificare il lavoro svolto e ho incontrato i lavoratori della missione che hanno rivelato questa nuova scoperta. Vi assicuro che l’Egitto, in particolare il sito archeologico di Saqqara, non ha ancora rivelato tutti i suoi segreti, e ce ne sono molti altri in arrivo”.

Il laboratorio per imbalsamare e mummificare esseri umani viene descritto dettagliatamente: “di forma rettangolare, è suddiviso all’interno in diverse stanze dotate di letti di pietra dove il defunto veniva adagiato per la mummificazione. Ogni letto è lungo due metri e largo 50 cm ricoperti di gesso e terminano con canali di scolo“. Dentro ogni stanza del laboratorio è stata trovata ”una collezione di vasi di argilla, tra cui quelli utilizzati per la mummificazione, nonché una collezione di strumenti e vasi rituali“. Per quanto riguarda il laboratorio destinato all’imbalsamazione di ”animali sacri" è stato spiegato che presenta forma rettangolare come quello per umani ed è fatto di fango con pavimenti in pietra, “formato da un gruppo di stanze all’interno delle quali anche è stata trovata una collezione di vasi di argilla e di sepolture per animali insieme a strumenti di bronzo utilizzati nel processo di mummificazione”.

Il ritrovamento databile più antico è una tomba attribuita a un alto funzionario della V dinastia, (2400 a.C. circa), chiamato Ne Hesut Ba, che era il capo degli scribi e il sacerdote di Horus e Maat. C’è anche la tomba di un sacerdote, Qadish chiamato “Men Kheber” della XVIII dinastia (1400 a.C.), ha spiegato Sabri Farag, direttore generale del sito archeologico di Saqqara. La tomba dell’Antico Regno, di tipo “mastaba”, ha una facciata dipinta su pietra con i nomi del defunto e di sua moglie, un’architrave con i diversi titoli della coppia e pitture con scene di vita quotidiana, di coltivazione e di caccia. La tomba del Nuovo Regno è scavata nella roccia e ha anch’essa una porta e un architrave decorati con i nomi del defunto e della moglie.

Egitto, scoperto il più grande laboratorio di mummificazione che si conosca
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Andrea Laratta

L'autore di questo articolo: Andrea Laratta

Giornalista. Amante della politica (militante), si interessa dei fenomeni generati dal turismo, dell’arte e della poesia. “Tutta la vita è teatro”.






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