Importante scoperta archeologica in Egitto dove la missione archeologica che lavora di Gerza, nella regione del Fayyum, ha individuato un enorme edificio funerario di epoca tolemaica e romana, oltre a una serie di nuovi ritratti del Fayyum, durante la decima stagione di scavi della missione di questo mese. È in particolare la scoperta di nuovi ritratti a destare interesse, dal momento che questi dipinti, eseguiti su tavole di legno e utilizzati per coprire mummie egizie in età romana, non sono molti (se ne conoscono circa seicento), sono tra le rare testimonianze pittoriche dell’antichità (oltre che tra quelle meglio conservate), e colpiscono per il loro elevato grado di realismo. Il ministero egiziano tuttavia non ha specificato quanti ritratti siano stati trovati.
A dare notizia del ritrovamento è stato il Ministero delle Antichità e del Turismo dell’Egitto. Il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, Mostafa Waziri, ha spiegato che quanto scoperto nel sito illustra diversi livelli di qualità del processo di imbalsamazione durante l’era tolemaica e romana (era indice dello status economico e social del defunto), dal momento che si passa da sepolture con imbalsamazione di alta qualità fino a sepolture più semplici. Tra i ritrovamenti anche una rara statua in terracotta della dea Iside rinvenuta all’interno di un sarcofago, oltre ad un gruppo di documenti scritti su papiro, con iscrizioni in caratteri demotici e greci indicanti le condizioni sociali, economiche e religiose degli abitanti della regione in quel periodo.
Il capo del Dipartimento centrale delle antichità egizie nell’Egitto centrale, Adel Okasha, nel sottolineare la molteplicità e la diversità dei manufatti che sono stati rivelati e registrati dalla missione egiziana, ha dichiarato che i nuovi ritratti del Fayyum rinvenuti sono tra le scoperte archeologiche più importanti che sono state trovate durante la stagione in corso, e per dare idea dell’eccezionalità del rinvenimento ha dichiarato che questi sono i primi ritratti del Fayyum che vengono ritrovati dalla data dell’ultima scoperta, quella dell’archeologo inglese William Matthew Flinders Petrie, che trovò gli ultimi ritratti noti nel 1910-1911.
La missione archeologica egiziana, ha dichiarato Basem Jihad, supervisore dell’unità centrale di addestramento e capo della missione, ha iniziato i lavori di scavo nel sito di Gerza nel 2016, durante i quali è riuscita a portare alla luce molti reperti archeologici fissi e mobili, che rappresentano le caratteristiche principali di questo sito illustre, che sono stati rappresentati in molte tombe che riflettono sia lo sviluppo architettonico dal III secolo a.C. fino alla fine del III secolo d.C., sia la mescolanza di architettura e manufatti tra le antiche civiltà egizia e greca. Il villaggio di Gerza, noto come villaggio di Filadelfia in epoca greca, fu fondato nel III secolo a.C. come villaggio centrale all’interno del progetto di bonifica agricola attuato dal re Tolomeo II nella regione del Fayyum, con l’obiettivo di garantire fonti di cibo per il suo regno, e come villaggio che comprendeva egiziani e greci, caratteristica quest’ultima che si riflette nella produzione culturale e artistica del sito.
Egitto, scoperti nuovi ritratti del Fayyum. L'ultima scoperta del genere risaliva al 1910 |