Un bagnante fa una passeggiata al mare e si imbatte in un... sarcofago romano! È accaduto la scorsa settimana in Bulgaria, per la precisione nella località balneare di San Costantino e Sant’Elena, a otto chilometri dalla città di Varna, dove un ex agente delle forze dell’ordine ieri pomeriggio ha denunciato il ritrovamento di un sarcofago apparentemente antico che aveva notato incustodito, sulla spiaggia. Dopo aver specificato la posizione dell’oggetto, che si trovava sulla spiaggia della località turistica, non lontano da un complesso di recente costruzione ma ancora non funzionante, una squadra delle forze dell’ordine è stata inviata sul posto per preservare l’area attorno al bene. A darne notizia è il Ministero dell’Interno della Bulgaria.
L’ispezione sul sarcofago è stata effettuata alla presenza di specialisti del Museo Archeologico di Varna e di un rappresentante della struttura regionale della Direzione Generale per la Tutela del Patrimonio Culturale presso il Ministero della Cultura bulgaro. Secondo il parere degli esperti durante il primo sopralluogo, potrebbe trattarsi, benché manchino ancora le conferme, di un sarcofago senza coperchio di epoca romana, con ricca decorazione a rilievo, probabilmente del II-III secolo d.C., con dimensioni approssimative di 90 x 235 x 75 cm. I suoi quattro lati sono decorati con caratteristici ornamenti stilizzati a rilievo: ghirlande con grappoli pendenti, teste di animali, rosette, asce a doppio taglio e così via. Il sarcofago è stato infine trasportato per essere depositato nel Museo Archeologico di Varna, dove verrà studiato dagli esperti.
Ovviamente la domanda che sorge spontanea è come abbia fatto un sarcofago romano a finire su una spiaggia, peraltro molto frequentata d’estate. Poiché è stato ritrovato con sopra una lastra di marmo contemporanea e coperto con uno strato di vernice comune per facciate, l’ipotesi più plausibile è che il suo proprietario lo abbia utilizzato come tavolo (senza rendersi conto del valore dell’oggetto nel caso si tratti di un sarcofago autentico), e abbia poi deciso di disfarsene abbandonandolo sulla spiaggia. Il Ministero dell’Interno ha comunque avviato un’indagine che dovrà far luce anche sulle circostanze che hanno portato il sarcofago sulla spiaggia.
Andrà comunque sottolineato che le modalità del ritrovamento suggeriscono cautela sulla sua autenticità. “Vogliamo vedere cosa c’è sotto”, ha detto all’agenzia di stampa bulgara BTA l’archeologo Milen Marinov del locale museo di Varna. “Vogliamo vedere se è rimasta una parte della colorazione originale, quale tecnica è stata usata per realizzarlo, tutte le informazioni che ci diranno se il sarcofago è autentico. Abbiamo appena cominciato, non possiamo dire nulla con certezza”. Secondo l’esperto, il sarcofago potrebbe essere “autentico, ritoccato o anche un oggetto che qualcuno ha commissionato affinché sembrasse antico. Ci sono molti modi per far sembrare antico qualcosa di nuovo”. Nel caso sia autentico, non ci sarebbe niente di cui stupirsi, dal momento che la città di Varna è un insediamento molto antico, fondato dai greci già nel VI secolo a.C., e fu una delle più importanti città romane dell’area (si trova qui infatti il più importante sito archeologico romano della Bulgaria), col nome di Odessus, a seguito della conquista della Mesia da parte dei romani.