L’Associazione Nazionale Archeologi ha elaborato un vademecum che descrive i rischi ai quali è esposto l’archeologo che si trova a lavorare in situazioni ambientali estreme, quali tutele la legge prevede in quelle situazioni, quali sono gli strumenti utili a definire il rischio concreto, e quali sono i comportamenti da adottare per lavorare in sicurezza.
I cambiamenti climatici provocano sempre più spesso fenomeni meteorologici intensi e pericolosi per i lavoratori, come le “ondate di calore”. L’archeologo si trova spesso a lavorare all’aperto durante questi fenomeni climatici estremi, durante i quali la salute del lavoratore è messa a rischio dalle temperature spesso estreme, soprattutto sui cantieri archeologici nei quali si lavora a volte a contatto con mezzi meccanici in movimento (scavatori, ruspe), che innalzano la temperatura dell’ambiente circostante, indossando DPI ingombranti, frequentemente in zone aperte e prive di parti ombreggiate nelle immediate vicinanze.
Qui il vademecum dell’Associazione Nazionale Archeologi.
Immagine: scavi archeologici ad Harzhorn in Germania (ph. Credit Axel Hindemith)
Vademecum professione archeologo: rischi da temperature elevate |