Andare a fare il bagno nello splendido mare della Sardegna e scoprire un’anfora d’epoca romana imperiale: quello che potrebbe sembrare un sogno è capitato a una giornalista, Gianna Barbero Pronzati, che il 9 agosto, durante un bagno di prima mattina (verso le 8:30) sulla spiaggia di Porto Paglia ad Arzachena, si è imbattuta nel reperto. A raccontare i dettagli sui social è stata la figlia Cristina: la giornalista, di origini piemontesi ma che vive in Sardegna dal 1978 e che ha lavorato per anni per le televisioni locali, ha trovato l’anfora a dodici metri dalla riva ed è riuscita da sola a portarla sulla spiaggia. Barbero Pronzati si è poi subito attivata per denunciare la scoperta agli organi competenti.
Il Comune di Arzachena ha fatto sapere che l’anfora, ritrovata come detto nella spiaggia di Porto Paglia, a poca distanza da Porto Cervo, potrebbe essere databile al 200-400 d.C. (quasi sicuramente doveva servire per trasportare olio), e che sono stati prontamente avvertiti gli enti preposti allo studio, alla conservazione del reperto e al disbrigo delle necessarie formalità burocratiche (la Soprintendenza, i Carabinieri, la Capitaneria di Porto). Successivamente l’anfora è stata trasportata negli uffici della Guardia Costiera di Porto Cervo con un trasporto eseguito, su indicazione della Soprintendenza, dal Consorzio Costa Smeralda e dalla Capitaneria nella massima sicurezza.
Archeologa per caso in Sardegna: giornalista va in spiaggia e trova anfora del 200-400 d.C. |