Il Museo Civico Archeologico di Bologna, in collaborazione con il Rotary Club Bologna Est, ha annunciato il restauro di un rarissimo sgabello etrusco in avorio del VI secolo a.C., proveniente da una tomba etrusca scoperta nel 1887 ai Giardini Margherita, in occasione dei lavori di sistemazione per i padiglioni dell’Esposizione Emiliana del 1888: in questo sito, già in precedenza, erano state scoperte 172 tombe etrusche, e gli scavi sono proseguiti fino agli anni Ottanta, restituendo oltre 230 tombe, con date che vanno dalla seconda metà del VI agli inizi del IV secolo a.C.
Questo progetto si inserisce nell’ambito del progetto Nelle terre dei Rasna, curato dalle archeologhe Federica Guidi e Marinella Marchesi, con l’obiettivo di conservare e valorizzare uno dei manufatti più preziosi della civiltà etrusca. L’intervento di restauro sarà condotto dalla ditta Kriterion e documentato con tecnologie avanzate. Lo sgabello, già restaurato nel 1984, necessita di nuove cure a causa dei segni di degrado del delicato materiale d’avorio. È composto da zanne d’elefante incrociate con piedini in bronzo, simbolo di prestigio nella società etrusca. Si ipotizza che fosse una sella curulis, utilizzata dai magistrati, a suggerire un ruolo di rilievo del defunto.
Mercoledì 2 e giovedì 3 ottobre 2024, dalle 11:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00, il pubblico potrà assistere alle operazioni di smontaggio e documentazione dell’oggetto presso il museo. Le restauratrici Isabella Rimondi, Silvia Ferucci ed Elena Betti saranno presenti per rispondere a domande e curiosità. Oltre al restauro, il progetto prevede la creazione di una postazione multimediale che illustrerà il contesto storico e culturale dello sgabello. Grazie a tecnologie di scansione 3D e principi di gaming ed edutainment, i visitatori potranno esplorare virtualmente la tomba etrusca e interagire con i reperti.
Il Rotary Club Bologna Est, che celebra il 60° anniversario della sua fondazione, ha scelto il progetto come simbolo del suo impegno per la conservazione del patrimonio culturale. Tra gli interventi precedenti del Club figurano il restauro del modello in cera della Venerina al Museo di Palazzo Poggi e del Bacile Longobardo nel Complesso di Santo Stefano. L’intero progetto culminerà nella primavera del 2025, con l’esposizione del manufatto restaurato e delle nuove installazioni digitali.
“Il progetto di collaborazione culturale con il Rotary Club Bologna Est sul restauro e la valorizzazione dello sgabello in avorio”, dice Eva Degl’Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici di Bologna, “è un esempio virtuoso di progettualità condivisa tra pubblico e club service in nome della ricerca, conservazione, condivisione del patrimonio culturale”.
Paola Giovetti, direttrice del Museo Civico Archeologico di Bologna, aggiunge: “Siamo lieti di presentare al nostro pubblico e soprattutto ai cittadini di Bologna il progetto di restauro dello sgabello in avorio dalla tomba dei Giardini Margherita, uno dei reperti più eccezionali del Museo Archeologico, proveniente da uno dei luoghi più significativi della nostra città. Un ringraziamento particolare va al Rotary Bologna Est per la sensibilità nell’accogliere con entusiasmo la nostra proposta scientifica e nel consentire non solo il recupero e la conservazione di un bene così importante, ma anche la sua valorizzazione attraverso la postazione informatica”.
Infine Silvia Stefanelli, presidente in carica del Rotary Club Bologna Est, sottolinea: “Il Rotary Club Bologna Est, da sempre impegnato nella tutela e valorizzazione del patrimonio cittadino, in occasione infatti del 60° anno dalla fondazione del Club finanzia il progetto del restauro conservativo dello sgabello etrusco esposto al Museo Archeologico di Bologna. Il Rotary è esso stesso parte di questo “patrimonio condiviso” e deve, sempre di più, creare le occasioni per sviluppare il senso di appartenenza e la consapevole responsabilità che sottende alla cura dei beni e delle eredità comuni. Attraverso diverse iniziative culturali che si svolgeranno tra ottobre 2024 e marzo 2025 e la realizzazione di una postazione informatica, in sinergia con il Museo Civico Archeologico, Il Club contribuirà a trasferire alle generazioni future le vestigie del suo importante passato, coinvolgendo le scuole, le associazioni, le istituzioni e la cittadinanza nella conoscenza di questo pezzo unico in Italia, capolavoro etrusco datato alla fine del VI sec. a.C.”.
A Bologna si restaura un prezioso sgabello etrusco d'avorio. Due giorni di cantiere aperti al pubblico |