Puntata 15 - 19 settembre 2013
Durata: 26'09"
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Matteo Civitali è considerato lo scultore toscano più importante del Rinascimento fuori da Firenze: formatosi probabilmente a contatto con Antonio e Bernardo Rossellino, due dei massimi scultori del tempo, Matteo Civitali diventò in breve tempo la principale figura di riferimento del Rinascimento lucchese proponendo un'arte innovativa, che fondeva un acceso gusto per il classicismo, che si può spiegare con un probabile soggiorno dello scultore a Roma, dove si sarebbe recato per studiare la statuaria antica, e un gusto per la raffigurazione intensa del pathos e dell'espressività dei suoi personaggi (le ricerche sull'espressività caratterizzarono gran parte della sua attività). Le sue opere si trovano per la maggior parte nel territorio lucchese: con Ilaria e Federico, in questa puntata, scopriremo alcuni dei capolavori più interessanti di Matteo Civitali.
Immagine: Tempietto del Volto Santo (particolare), 1482-84; marmo, porfido rosso e terracotta invetriata; Lucca, Duomo.
1436 | Matteo Civitali nasce a Lucca il 5 giugno da una famiglia originaria di Cividale del Friuli trasferitasi però a Lucca. Compie la sua formazione probabilmente a Firenze, assieme ad Antonio e Bernardo Rossellino. |
1466 | A quest'anno risale il primo documento che riguarda Matteo Civitali, un atto dove l'artista è citato come scultore, pittore e disegnatore. |
1472 | L'artista termina il monumento funebre a Pietro da Noceto nel Duomo di Lucca: è la sua prima opera nota. |
1473 | Domenico Bertini, segretario pontificio, commissiona a Matteo l'altare del Sacramento per il Duomo di Lucca, che sarebbe stato poi smantellato circa cento anni più tardi. |
1474 | Un cavaliere lucchese, Jacopo de' Nobili, gli commissiona il tempietto dei santi Pellegrino e Bianco per il santuario di San Pellegrino in Alpe. |
1475 | È incaricato di sovrintendere ai lavori di ripavimentazione del Duomo di Lucca. |
1479 | Lo scultore porta a compimento la tomba di Domenico Bertini. |
1482 | Sempre per Domenico Bertini, Matteo inizia a lavorare al Tempietto del Volto Santo, probabilmente la sua opera più nota, all'interno del Duomo di Lucca: sarà terminata due anni più tardi. |
1484 | Oltre a portare a termine il Tempietto del Volto Santo, sempre nel Duomo di Lucca, Matteo realizza l'altare di san Regolo, commissionatogli da Pieto da Noceto. |
1487 | La compagnia di San Lorenzo ai Servi gli commissiona il Vir dolorum oggi conservato al Museo Nazionale di Villa Guinigi. |
1489 | Un signore lucchese, Andrea Orsucci, commissiona a Matteo l'altare del Sacramento per la basilica di San Frediano a Lucca. |
1490 | Ancora per Domenico Bertini, lo scultore realizza l'altare di San Romano nella chiesa omonima. |
1491 | È incaricato di costruire un ponte sul Serchio nei pressi di Moriano (vicino a Lucca). |
1494 | Realizza il pulpito marmoreo per il Duomo di Lucca. |
1496 | Gli vengono commissionate otto statue per il Duomo di Genova, ma farà in tempo a realizzarne solo sei. |
1498 | Il Banco di San Giorgio gli commissiona, per la città di Sarzana, un gruppo con san Giorgio che uccide il drago, da porsi sul palazzo del Comune: l'opera sarà purtroppo distrutta nel 1797. Nello stesso anno Matteo si trasferisce a Carrara . |
1501 | Termina la Pietà di Lammari, la sua ultima scultura. L'artista scompare il 12 ottobre a Lucca. |