Puntata 10 - 10 luglio 2013
Durata: 23'37"
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Tra le più importanti figure della storia dell'arte italiana, Nicola Pisano fu autore di un importantissimo rinnovamento nella scultura del Duecento, destinato a segnare l'arte successiva, sia in scultura che in pittura: il suo recupero dell'arte classica, unito alle tensioni dinamiche dell'arte gotica, superò i "revival" classicisti che nel Duecento iniziavano a nascere soprattutto nel Regno di Sicilia di Federico II di Svevia, per creare una scultura che, recuperando il classico e innestandolo sull'espressività gotica, ponesse le basi per risultati di una plasticità e di una veridicità fino ad allora sconosciute. Nicola Pisano, attestato in alcuni documenti anche come Nicola de Apulia, nacque e si formò probabilmente in Puglia, ma diffuse il suo linguaggio principalmente nell'Italia centrale: Pisa, Siena e Perugia furono i centri dove fu maggiormente attivo. Con Ilaria e Federico, una puntata in cui scoprire gli innovativi capolavori di un grandissimo artista!
Immagine: Fontana Maggiore (particolare),
1275-1278 circa; marmo e bronzo; Perugia, Piazza IV Novembre.
1210 circa | Si ipotizza, sulla base delle notizie sulla sua vita, che Nicola Pisano sia nato attorno a quest'anno in Puglia, regione dove si formò (all'epoca faceva parte del Regno di Sicilia governato da Federico II di Svevia). |
1258 | Lo scultore Guidobono Bigarelli menziona Nicola Pisano nel suo testamento. Sappiamo da questo documento che all'epoca lo scultore si trovava a Lucca, e attorno a quest'anno può aver realizzato i rilievi per la lunetta e l'architrave del Duomo di San Matino di Lucca. |
1259 | Un documento attesta che la bottega di Nicola partecipò alle fasi realizzative del Duomo di Siena. |
1260 | Risalirebbe a questa data, come indica un'iscrizione, il pulpito per il Battistero di Pisa, che presumibilmente fu iniziato qualche anno prima. |
1264 | Gli viene commissionato il sarcofago per accogliere le spoglie di san Domenico: si tratta della base del monumento noto come “arca di san Domenico”, conservato a Bologna nella Basilica di San Domenico e che conobbe alterne fasi realizzative. Nicola Pisano terminò il suo lavoro nel 1267, anno in cui il santo fu deposto nel sarcofago. |
1265 | A Nicola viene commissionato il pulpito per il Duomo di Siena, che sarà terminato nel 1268. |
1266 | In un paio di documenti redatti in quest'anno, lo scultore è attestato come “Nichola de Apulia”: sono due documenti molto importanti in quanto hanno consentito di conoscere le origini dell'artista. |
1272 | Nicola ottiene la cittadinanza senese. |
1273 | Gli viene commissionato un altare, oggi andato perduto, dedicato a san Jacopo nel Duomo di Pistoia. Fu terminato l'anno seguente. |
1278 | Nicola Pisano firma, insieme al figlio Giovanni, la Fontana Maggiore di Perugia, iniziata qualche anno prima. |
1284 | Secondo un documento redatto a Siena, a questa data lo scultore risulta già defunto, ma non si conosce con precisione la data della scomparsa. |