Puntata 8 - 12 giugno 2013
Durata: 17'08"
Clicca qui per il download diretto
Sinibaldo Scorza, pittore del Seicento genovese nato a Voltaggio nell'entroterra, fu un artista molto particolare: formatosi infatti sulla pittura fiamminga che circolava nella Genova di inizio Seicento (soprattutto quella di Frans Snyders), si interessò alla rappresentazione della natura nei dipinti e iniziò una felice e fortunata produzione di opere d'arte che avevano per protagonisti gli animali. Sinibaldo Scorza (che fu anche un eccellente paesaggista) quindi fu uno dei primi artisti a diffondere in Italia le opere con gli animali come soggetti principali, che spesso non erano gli unici protagonisti ma erano inclusi in opere con storie e miti dove gli animali ricoprivano un ruolo fondamentale. La sua lezione poi si diffuse e fu ripresa, tra gli altri, da Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto. Vediamo con Ilaria e Federico quali sono le sue opere più interessanti!
Immagine: Erminia tra i pastori (particolare),
1610-20 circa; olio su tela; Genova, Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco.
1589 | Sinibaldo Scorza nasce il 16 luglio a Voltaggio, borgo dell'entroterra ligure (oggi in provincia di Alessandria). Il padre si chiama Giovanni ed è un esponente della nobiltà locale. Il piccolo Sinibaldo viene avviato a studi umanistici ma dato il suo talento per la pittura, la famiglia decide di mandarlo a bottega da un pittore locale, Giovanni Battista Carosio. |
1604 | Sinibaldo si trasferisce a Genova dove entra nella bottega di Giovanni Battista Paggi (suo compagno di studi è Domenico Fiasella). A Genova si appassiona alla pittura di animali, prendendo come punto di riferimento le opere del fiammingo Frans Snyders che fu presente a Genova tra il 1607 e il 1608. |
1608 | Il grande letterato Giovan Battista Marino è a Genova dove visita gli atelier degli artisti della città, e in quello di Paggi conosce Sinibaldo Scorza: gli commissionerà alcune opere e farà conoscere i suoi dipinti a Torino. |
1619 | Sinibaldo viene invitato a Torino alla corte dei Savoia dal duca Carlo Emanuele I. |
1625 | Si accende una guerra tra Ducato di Savoia e Repubblica di Genova: Sinibaldo torna a Genova, ma è sospettato di spionaggio a favore di Torino e viene condannato a due anni di esilio (e per qualche tempo probabilmente è anche prigioniero nelle carceri di Palazzo Ducale). L'artista quindi si trasferisce prima a Massa, poi a Roma. |
1627 | Torna a Genova, ma arrivato a casa apprende che la sua collezione di dipinti è andata distrutta durante la guerra. |
1631 | Sinibaldo si spegne a Genova il 5 aprile. |