Nel 1842 Pietro Tenerani, insieme a Tommaso Minardi e Friedrich Overbeck, sottoscriveva il trattato "Del purismo nelle arti" di Antonio Bianchini sancendo in via ufficiale la nascita del purismo ottocentesco, il nuovo modo di fare arte, già nato da qualche anno, di cui Pietro Tenerani fu uno dei massimi interpreti. Appresi i primi rudimenti artistici dallo zio Pietro Marchetti, seguì dapprima le lezioni di Lorenzo Bartolini e Jean-Baptiste Desmarais all'Accademia di Belle Arti di Carrara, la sua città natale, quindi si trasferì a Roma dove diventò dapprima allievo e poi collaboratore di Bertel Thorvaldsen. Pietro Tenerani seppe proporre un'arte originale e innovativa, diventando uno dei più importanti scultori dell'Ottocento, richiestissimo dai più prestigiosi committenti europei (e non solo). I suoi capolavori traevano ispirazione dapprima dall'arte classica, e poi da quella rinascimentale: scopriamo quelli più belli con Ilaria e Federico!
Immagine:
Flora (particolare),
1838; marmo, altezza 163 cm; San Pietroburgo, Hermitage.
Approfondimenti
Pietro Tenerani (Carrara, 1789 - Roma, 1869)
Biografia
1789 | Pietro Tenerani nasce a Carrara da Ceccardo e Maria Antonia Marchetti l'11 novembre. Il padre lavorava alle cave di marmo e il giovane Pietro compie i suoi primi passi nell'arte con lo zio Pietro Marchetti, affermato artista. |
1803 | Risulta iscritto all'Accademia di Belle Arti di Carrara dove frequenterà in seguito i corsi di Jean Baptiste Desmarais e dove entrerà a contatto con l'arte di Lorenzo Bartolini. |
1813 | Vince il concorso indetto dall'Accademia per il pensionato a Roma, pertanto si trasferisce nella capitale dello Stato Pontificio dove diventa allievo (e in seguito collaboratore) di Bertel Thorvaldsen. |
1815 | Vince il Premio del Mecenate Anonimo con il suo Redentore oggi conservato al Museo di Roma. Nello stesso anno realizza il Paride. |
1816 | Inizia a lavorare alla Psiche abbandonata, uno dei maggiori capolavori di Pietro, che sarà terminata ed esposta tre anni dopo. |
1818 | Il principe Nicola II Esterházy gli commissiona il gruppo Amore che toglie una spina dal piede di Venere. |
1820 | Esegue un modello per un Crocifisso destinato alla chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri a Pisa su commissione del granduca Ferdinando III d'Asburgo-Lorena. |
1823 | Gli viene commissionata la Psiche svenuta da parte di Giovanni Battista Sommariva. Nello stesso anno viene nominato Accademico di merito dell'Accademia di San Luca. |
1825 | Torna per un breve soggiorno nella sua città natale, dove tornerà ancora più volte in futuro, quindi si trattiene a Firenze. |
1831 | Giacomo Leopardi visita lo studio di Pietro lodando alcune sue realizzazioni. |
1832 | Per conto di Tomás Cipriano de Mosquera esegue un primo ritratto di Simón Bolívar. |
1833 | Inizia a lavorare alla statua di Sant'Alfonso de' Liguori per la Basilica di San Pietro. |
1835 | Il principe Alessandro Torlonia gli commissiona la Deposizione per San Giovanni in Laterano. L'opera verrà consegnata nel 1846. |
1836 | Termina il modello del San Giovanni Evangelista per la chiesa di San Francesco di Paola a Napoli: l'opera è interessante in quanto ingaggia una sfida diretta con Carlo Finelli, rivale di Pietro. |
1838 | Lo scultore realizza la Floraoggi conservata all'Hermitage, una delle sue opere più note. |
1839 | Inizia a lavorare al San Benedetto per la chiesa di San Paolo fuori le Mura: l'opera verrà consegnata nel 1845. |
1842 | Insieme a Tommaso Minardi e Friedrich Overbeck firma Del purismo nelle arti, trattato di Antonio Bianchini che si configura come manifesto dell'arte purista. Nello stesso anno gli viene commissionato il primo dei diversi monumenti che realizzerà in seguito per Simón Bolívar. |
1843 | Nasce la figlia Faustina. |
1844 | In estate compie un soggiorno in Germania. |
1848 | A causa del cambiamento del clima politico a Roma, è costretto a rifugiarsi per qualche tempo a Napoli. |
1849 | Nasce la figlia Enrichetta. |
1853 | Gli viene commissionato il monumento a Pio VIII da collocarsi nella Basilica di San Pietro. |
1854 | Inizia a lavorare alla statua di Pellegrino Rossi, Primo Ministro dello Stato Pontificio scomparso nel 1848 (e originario di Carrara come lo scultore). L'opera sarà terminata nel 1869: oggi è conservata alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e a Carrara in Piazza d'Armi se ne ammira una replica ricavata dallo stesso modello. |
1856 | Diventa Presidente dell'Accademia di San Luca. |
1860 | Viene nominato Direttore Generale dei Musei e delle Gallerie Pontificie. Nello stesso anno gli viene affidato l'incarico di realizzare un monumento per commemorare i caduti pontifici nella battaglia di Castelfidardo. |
1866 | Viene inaugurato il monumento a Pio VIII in San Pietro, ma l'opera di Tenerani riceve feroci critiche. |
1869 | Esegue l'ultima replica della Psiche svenuta (una delle tante repliche dell'opera che gli furono commissionate in vita) e subito dopo scompare a Roma in data 14 dicembre. |
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Relazioni
Allievo di: Pietro Marchetti - Bertel Thorvaldsen
Guardò a:
Antonio Canova -
Lorenzo Bartolini -
Verrocchio -
Nanni di Banco
Maestro di: Ignazio Jacometti - Francesco Fabi Altini - Tommaso Cardelli - Giovanni Anderlini - Vincenzo Morani - Francesco Gai - Antonio Gangeri
Guardarono a lui: Giovanni Duprè - Giuseppe Dini - Francesco Confalonieri
Principali mecenati e committenti: Carlotta de' Medici Lenzoni -
Klemens von Metternich -
Giovanni Battista Sommariva - Nicola II Esterházy -
Ferdinando III d'Asburgo-Lorena -
Tomás Cipriano de Mosquera - Alessandro Torlonia -
Pio IX -
Napoleone II -
Angelo Mai
"La nota" - rubrica a cura di Anselmo Nuvolari Duodo e Giovanni De Girolamo
La scultura di Pietro Tenerani, da Thorvaldsen al Purismo (di Anselmo Nuvolari Duodo) - fai clic sul titolo per leggere l'articolo!
Immagini
Redentore risorto (1815; Roma, Museo di Roma)
Paride offerente (1816; Roma, Museo di Roma)
Psiche abbandonata (1816-19; Firenze, Palazzo Pitti, Galleria d'Arte Moderna)
Amore toglie una spina dal piede di Venere (1818-22; San Pietroburgo, Hermitage)
Psiche svenuta (1823; San Pietroburgo, Hermitage)
Sant'Alfonso de' Liguori (1833-35 ca.; Roma, Città del Vaticano, San Pietro)
San Giovanni Evangelista (1836 ca.; Napoli, San Francesco di Paola)
Flora (1838; San Pietroburgo, Hermitage)
Deposizione (1836-45; Roma, San Giovanni in Laterano)
San Benedetto (1839-45; Roma, San Paolo Fuori le Mura)
Monumento a Natale Mongardi (1831; Roma, Santa Maria sopra Minerva)
Monumento a Maria Gabriella di Savoia (1838; Roma, San Lorenzo in Damaso)
Busto di Napoleone II (1831 ca.; Fontainebleau, Castello)
Monumento a Pio VIII (1853-66; Roma, Città del Vaticano, San Pietro)
Monumento a Simón Bolívar (1842-44; Bogotà, Plaza de Bolívar)
Monumento a Simón Bolívar (1844-52; Caracas, Panteón Nacional)
Altre immagini:
Web Gallery of Arts.
Libri da leggere
- Stefano Grandesso, Pietro Tenerani, Silvana Editoriale, 2003 (molto costoso)
Mostre e musei da visitare
- Carrara, Accademia di Belle Arti
- Firenze, Palazzo Pitti, Galleria d'Arte Moderna
- Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna
- Roma, Museo di Roma
- Roma, Galleria Doria-Pamphilj
- Roma, Chiesa del Gesù
- Roma, Basilica di San Giovanni in Laterano
- Roma, San Paolo Fuori le Mura
- Roma, San Lorenzo in Damaso
- Roma, Santa Maria sopra Minerva
- Roma, Città del Vaticano, Basilica di San Pietro
- Napoli, San Francesco di Paola
- Bergamo, Biblioteca Civica
- Messina, Via Garibaldi
- Tremezzo (CO), Villa Carlotta
- Fontainebleau, Castello
- San Pietroburgo, Hermitage
- Bogotà, Plaza de Bolívar
- Caracas, Panteón Nacional
I libri e i musei indicati nella pagina non vogliono fornire un panorama esaustivo sull'artista ma sono indicativi per poter
approfondire i contenuti della trasmissione.