Scrivendo a Federico II Gonzaga, Pietro Aretino chiamò "pittor miracoloso" il veneziano Sebastiano Luciani, noto a partire dal 1531 come Sebastiano del Piombo in quanto ricevette dal papa Clemente VII l'incarico di piombatore pontificio (una sorta di segretario di Stato). Formatosi a Venezia sulle orme del Giorgione, Sebastiano fu notato nella città natale dal ricco banchiere Agostino Chigi che lo volle a Roma e nella capitale dello Stato Pontificio lo mise subito a competizione con Raffaello nella Villa Farnesina: una rivalità, quella con l'urbinate, destinata a diventare una delle più appassionanti delle storie dell'arte. Amico di Michelangelo, considerato al suo tempo al pari di Raffaello e Tiziano, oggi forse la sua fama è un po' diminuita ma questo non impedisce agli appassionati d'arte di apprezzare pienamente i grandi capolavori di un grande artista che ha saputo coniugare le dolci atmosfere venete al potente michelangiolismo.
Immagine:
Pala di San Giovanni Crisostomo (particolare),
1510-11; olio su tela, 200 x 156 cm; Venezia, San Giovanni Crisostomo.
Approfondimenti
Sebastiano Luciani, noto come Sebastiano del Piombo (Venezia, 1485 - Roma, 1547)
Biografia
1485 |
Sebastiano Luciani nasce a Venezia. |
1500-05 ca. |
Dopo gli inizi da musicista (Vasari dice che a Venezia era particolarmente famoso come suonatore di liuto) decide di dedicarsi alla pittura ed è forse a bottega da Giovanni Bellini. Nello stesso periodo si avvicina all'arte del Giorgione. |
1507 ca. |
Dipinge la Sacra Famiglia insieme ai santi Caterina e Sebastiano e a un donatore del Louvre, una delle sue prime opere note. |
1507 |
Inizia a lavorare alle quattro ante d'organo per la chiesa di San Bartolomeo a Rialto: l'opera, commissionata dal vicario della chiesa Alvise Ricci, sarà terminata nel 1509. |
1510 |
Inizia a lavorare alla Pala di San Giovanni Crisostomo. Nello stesso anno il ricco banchiere senese Agostino Chigi compie un viaggio a Venezia e nota l'artista: Sebastiano viene invitato a Roma. |
1511 |
Sebastiano si trasferisce a Roma dove lavora per Agostino Chigi. Il suo primo incarico, in competizione diretta con Raffaello, è la raffigurazione del Polifemo per la Villa Farnesina. Sulla stessa parete, Raffaello dipingeva il Trionfo di Galatea. Nello stesso periodo Sebastiano stringe una duratura amicizia con Michelangelo. |
1512 ca. |
Esegue la Morte di Adone
conservata agli Uffizi. |
1516 ca. |
Per un dignitario pontificio di nome Giovanni Botonti, Sebastiano dipinge la Pietà di Viterbo, uno dei suoi capolavori più famosi. |
1517 |
Il cardinale Giulio de' Medici (futuro papa Clemente VII, dal 1523) commissiona a Sebastiano e a Raffaello due opere per la cattedrale di Narbonne in Francia: Raffaello eseguirà la Trasfigurazione, Sebastiano la Resurrezione. È ancora gara tra i due rivali: alla fine il cardinale deciderà di trattenere per sé la Trasfigurazione in quanto ultima opera eseguita da Raffaello (sarebbe scomparso nel 1520) e di inviare in Francia l'opera di Sebastiano, terminata nel 1519 e oggi conservata alla National Gallery di Londra. |
1520 |
Sebastiano dipinge il Martirio di sant'Agata. |
1521 |
A quest'anno è datata la
Visitazione del Louvre, opera realizzata per Claudia di Francia, moglie del re Francesco I. |
1526 ca. |
Dipinge il ritratto di Andrea Doria conservato a Genova a Palazzo del Principe. Intorno allo stesso anno esegue il ritratto di papa Clemente VII. |
1527 |
Per evitare il sacco di Roma si rifugia a Venezia, la sua città natale, dove si trattiene fino al 1529. |
1531 |
Clemente VII gli conferisce l'incarico di piombatore, una sorta di segretario di Stato addetto alla registrazione delle bolle pontificie, un incarico di alto prestigio per il quale Sebastiano è costretto a indossare la tonaca di frate (malgrado sia sposato e con due figli). Ironizzando, scrive a Michelangelo: “io sono il più bel fratazo di Roma”. Dall'incarico gli deriva il soprannome “Sebastiano del Piombo”. Da questo momento in poi la sua attività di pittore diventa sempre meno costante. |
1532 |
Inizia a lavorare alla Natività della Vergine per la cappella Chigi di Santa Maria del Popolo: l'opera sarà lasciata però incompiuta e verrà terminata da Francesco Salviati. |
1534 |
Termina in malo modo l'amicizia pluriennale con Michelangelo: il toscano è impegnato nell'impresa del
Giudizio universale e Sebastiano gli consiglia di provare i suoi esperimenti sulle tecniche di pittura a olio su pietra per l'opera. Michelangelo non accetta di prendere suggerimenti dall'amico e rompe l'amicizia. |
1535 |
Sebastiano esegue la Madonna del Velo del Museo Nazionale di Capodimonte. |
1537 |
Dipinge il Cristo portacroce
dell'Hermitage di San Pietroburgo. |
1547 |
Sebastiano scompare il 21 giugno a Roma. |
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Relazioni
Allievo di:
Giovanni Bellini?
Guardò a:
Giorgione -
Michelangelo - arte antica
Maestro di: Tommaso Laureti
Guardarono a lui: Perin del Vaga - Francesco Salviati - Battista Franco - Benvenuto Cellini - Cavalier d'Arpino - Giulio Campagnola - Alessandro Fei - Rocco Marconi - Denijs Calvaert
Principali mecenati e committenti: Alvise Ricci - Niccolò Morosini -
Agostino Chigi -
Clemente VII papa -
Claudia di Francia
"La nota" - rubrica a cura di Anselmo Nuvolari Duodo e Giovanni De Girolamo
Nella Roma del Cinquecento: Sebastiano del Piombo, Raffaello e Michelangelo (di Anselmo Nuvolari Duodo) - fai clic sul titolo per leggere l'articolo!
Immagini
Opere citate durante la trasmissione
Sacra Famiglia con i santi Caterina e Sebastiano e un donatore (1507 ca.; Parigi, Louvre)
Nascita di Adone (1510 ca.; La Spezia, Museo Civico "Amedeo Lia")
Morte di Adone (1510 ca.; La Spezia, Museo Civico "Amedeo Lia")
Ante d'organo della chiesa di San Bartolomeo a Rialto:
santi Bartolomeo e Sebastiano -
santi Ludovico e Sinibaldo (1507-09; Venezia, Gallerie dell'Accademia)
Pala di San Giovanni Crisostomo (1510-11; Venezia, San Giovanni Crisostomo)
Loggia di Galatea:
veduta -
Polifemo (1511; Roma, Villa Farnesina)
Morte di Adone (1512 ca.; Firenze, Uffizi)
Pietà (1516 ca.; Viterbo, Museo Civico)
Resurrezione di Lazzaro (1517-19; Londra, National Gallery)
Martirio di sant'Agata (1520; Firenze, Palazzo Pitti)
Visitazione (1519-21; Parigi, Louvre)
Ritratto femminile noto anche come "la Fornarina" (1512; Firenze, Uffizi)
Ritratto di Andrea Doria (1526 ca.; Genova, Palazzo del Principe)
Ritratto di Clemente VII (1526 ca.; Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte)
Natività della Vergine, terminata da Francesco Salviati (1532-47; Roma, Santa Maria del Popolo)
Cristo portacroce (1537; San Pietroburgo, Hermitage)
Madonna del Velo (1535 ca.; Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte)
Altre immagini:
Web Gallery of Arts.
Libri da leggere
Claudio Strinati (a cura di),
Sebastiano del Piombo (1485 - 1547), catalogo della mostra (Roma, 8 febbraio - 18 maggio 2008), 24 Ore Cultura, 2008 (libro piuttosto costoso).
Mauro Lucco, Carlo Volpe,
L'opera completa di Sebastiano del Piombo, Rizzoli, 1980.
Mostre e musei da visitare
- Venezia, Gallerie dell'Accademia
- Venezia, San Giovanni Crisostomo
- Roma, Villa Farnesina
- Roma, Santa Maria del Popolo
- Roma, San Pietro in Montorio
- Viterbo, Museo Civico
- Firenze, Galleria degli Uffizi
- Firenze, Galleria Palatina di Palazzo Pitti
- Genova, Palazzo del Principe
- Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte
- La Spezia, Museo Civico "Amedeo Lia"
- Parigi, Louvre
- Londra, National Gallery
- Berlino, Staatliche Museen
- Vienna, Kunsthistorisches Museum
- Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza
- Budapest, Szépmûvészeti Múzeum
- Praga, Národní Galerie
- San Pietroburgo, Hermitage
- Detroit, Institute of Arts
I libri e i musei indicati nella pagina non vogliono fornire un panorama esaustivo sull'artista ma sono indicativi per poter
approfondire i contenuti della trasmissione.