Paolo Uccello è il protagonista della sesta puntata del podcast: Ilaria e Federico ci
portano alla scoperta di uno degli artisti più geniali ma allo stesso tempo più incompresi della storia dell'arte.
La costante e profonda ricerca sulla prospettiva, che nella sua pittura diventa geometrica e simbolica, ha caratterizzato
la sua arte. Ma l'arte di Paolo Uccello non è solo prospettiva: è un'arte suggestiva e piena di poesia, lirismo, atmosfere fiabesche.
Un'artista che è stato rivalutato in un'ottica positiva soltanto nel Novecento: gustiamoci la sua arte con il nostro podcast!
Immagine:
Monumento equestre a Giovanni Acuto (John Hawkwood) (particolare),
1436; affresco, 820 x 515 cm; Firenze, Santa Maria del Fiore.
Approfondimenti
Paolo di Dono detto "Paolo Uccello" (Firenze, 1397 - 1475)
Biografia
1397 |
Paolo di Dono nasce il 15 giugno da Dono di Paolo, barbiere originario del Casentino, e Antonia di Giovanni. Il soprannome “Uccello” sembrerebbe derivare dal fatto che il giovane Paolo, provenendo da una famiglia povera, non avrebbe avuto abbastanza soldi per comperare un uccellino che desiderava e pertanto lo avrebbe poi dipinto, così come altri animaletti domestici che non poteva permettersi. Questa è almeno la spiegazione che fornisce Giorgio Vasari.
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1408 |
È registrato come garzone nel cantiere della Porta Nord del Battistero di Firenze con Lorenzo Ghiberti, con il quale compie la sua formazione. Prima di lui è stato anche allievo di Gherardo Starnina. |
1417 |
Risulta iscritto all'Arte dei Medici e degli Speziali. |
1425 |
Soggiorna a Venezia dove esegue un mosaico per la facciata della basilica di San Marco, andato perduto. |
1430 |
Lascia Venezia per fare ritorno a Bologna. |
1432 ca. |
Inizia a lavorare agli affreschi del Chiostro Verde in Santa Maria Novella. Viene a conoscenza dell'arte di Masaccio: la ricerca della prospettiva condizionerà in modo pesante l'arte di Paolo. |
1435 |
È a Prato dove viene incaricato di eseguire gli affreschi della Cappella dell'Assunta nel Duomo della città toscana. |
1436 |
Dipinge il celeberrimo Monumento equestre a Giovanni Acuto, in realtà un affresco all'interno del Duomo di Santa Maria del Fiore. Si tratta della sua prima opera firmata e datata. |
1437 |
Compie un breve soggiorno a Bologna. |
1438 ca. |
Inizia a lavorare alla Battaglia di San Romano, celebre ciclo di tre tavole divise tra la National Gallery di Londra, il Louvre e gli Uffizi. |
1443 |
Sempre per il Duomo di Santa Maria del Fiore a Firenze dipinge l'Orologio con le teste dei profeti
nella controfacciata. Parallelamente Paolo fornisce alcuni cartoni per le vetrate. |
1445 |
Soggiorna a Padova per circa due anni. Nella città veneta lavora assieme a Donatello. Tuttavia non è rimasto niente della sua produzione padovana. |
1447 |
Torna a Firenze dove termina gli affreschi del Chiostro Verde con il celebre Diluvio universale. |
1452 |
Si sposa con Tommasa di Benedetto. |
1456 |
Nasce la figlia Antonia, che sarebbe diventata monaca e pittrice, ma non ci sono rimaste opere che possano offrirci una testimonianza diretta della sua arte. Intorno allo stesso anno dipinge una delle sue opere più famose, il San Giorgio e la principessa della National Gallery di Londra. |
1460 ca. |
Esegue la Tebaide oggi conservata presso la Galleria dell'Accademia di Firenze. |
1465 |
Federico da Montefeltro lo chiama a Urbino, dove Paolo esegue una tavola di cui rimane soltanto la predella del Miracolo dell'ostia, conservata presso la Galleria Nazionale delle Marche. |
1468 |
Paolo torna definitivamente a Firenze. |
1470 ca. |
Dipinge la famosa Caccia
oggi conservata all'Ashmolean Museum di Oxford. È la sua ultima opera importante: in seguito Paolo non sarà più in grado di lavorare. |
1475 |
Scompare a Firenze il 10 dicembre in povertà. |
La biografia dell'artista è disponibile
gratuitamente in formato PDF, in modo da poterla scaricare, salvare e stampare! Si tratta di un documento agile e rapido che è possibile scaricare liberamente con il sistema
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Relazioni
Allievo di: Gherardo Starnina -
Lorenzo Ghiberti
Guardò a:
Gentile da Fabriano - Pisanello - Jacopo Bellini -
Masaccio
Maestro di: Alesso Baldovinetti?
Guardarono a lui:
Andrea Mantegna -
Piero della Francesca -
Giovanni Bellini - Andrea del Castagno - Pierantonio Mezzastris
Principali mecenati e committenti:
Cosimo il Vecchio - Opera di Santa Maria del Fiore
Immagini
Opere citate nella trasmissione (facendo clic si apriranno in una pagina nuova):
Monumento equestre a Giovanni Acuto (1436; Firenze, Santa Maria del Fiore)
Orologio con le teste dei profeti (1443; Firenze, Santa Maria del Fiore)
Battaglia di San Romano:
Niccolò da Tolentino guida i fiorentini (1438 ca.; Londra, National Gallery)
Battaglia di San Romano:
Disarcionamento di Bernardino della Ciarda (1438 ca.; Firenze, Uffizi)
Battaglia di San Romano:
Intervento di Micheletto da Cotignola (1456 ca.; Parigi, Louvre)
Affreschi del Chiostro Verde:
Creazione di Adamo -
Creazione di Eva e peccato originale -
La cacciata - (1432-36)
Il diluvio universale (1447-48; Firenze, Santa Maria Novella)
San Giorgio e la principessa (1456 ca.; Londra, National Gallery)
Tebaide (1460 ca.; Firenze, Galleria dell'Accademia)
Predella dell'ostia profanata:
la vendita dell'ostia al mercante ebreo -
sanguinamento dell'ostia -
la processione per riconsacrare l'ostia -
la punizione della donna che ha venduto l'ostia -
la punizione del mercante ebreo -
battaglia tra angeli e diavoli (1465-69; Urbino, Galleria Nazionale delle Marche)
Altre immagini:
Web Gallery of Arts
Libri da leggere
- Gabriella Di Cagno,
Paolo Uccello, Giunti, 1999.
- Stefano Borsi,
Paolo Uccello, Giunti, 1993.
Mostre e musei da visitare
- Firenze, Santa Maria del Fiore
- Firenze, Galleria degli Uffizi
- Firenze, Santa Maria Novella
- Firenze, San Miniato al Monte
- Firenze, Galleria dell'Accademia
- Urbino, Galleria Nazionale delle Marche
- Prato, Cattedrale
- Oxford, Ashmolean Museum
- Parigi, Louvre
- Londra, National Gallery
- Madrid, Museo Thyssen-Bornemisza
I libri e i musei indicati nella pagina non vogliono fornire un panorama esaustivo sull'artista ma sono indicativi per poter
approfondire i contenuti della trasmissione.