Il "Riposo durante la fuga in Egitto", noto anche come "Madonna delle Ciliegie", suggestiva opera di Federico Barocci, fornisce lo spunto ad Ambra per parlare dell'iconografia del tema trattato nel dipinto e dell'importanza del ciliego nella simbologia cristiana. E ovviamente non può mancare una bella analisi dell'opera, che completa quanto su di essa detto durante la trasmissione. Buona lettura!
Pittura religiosa per eccellenza quella di Federico Barocci, frutto incantevole di
studio e costante applicazione che fiorisce in una moltitudine di perlacei colori
primari. Essi risultano essere protagonisti indiscussi di ambientazioni cristiane, dove
il paesaggio reale si unisce a quello ideale, davanti al quale l'osservatore vive l'estasi
di un trasporto devozionale.
Ormai lontano dal manierismo e precursore del barocco, l'artista traspone nelle sue
opere una profonda umanità che impreziosisce il semplice gesto quotidiano e l'
espressione così naturale dei personaggi rappresentati, come è possibile evincere dal
"Riposo durante la fuga in Egitto" (conosciuta anche come "Madonna delle
ciliegie").
La splendida opera, commissionata al Barocci da Simonetto Anastagi intorno al
1573, raffigura all'interno di un bellissimo scenario prospettico, uno degli episodi più
noti e rappresentati dagli artisti italiani e stranieri.
La fuga della Sacra Famiglia in Egitto costituisce un campo quasi infinito di
interpretazioni leggendarie e figurative fiorite sulle parole dell'evangelista Matteo.
Nella frequente e spesso felice interpretazione della fuga in Egitto offerta dagli
artisti, si possono distinguere due diversi momenti: uno decisamente dinamico che
vede rappresentata l'azione della vera e propria fuga, con la Madonna spesso a dorso
di mulo, e l'altra decisamente statica, definita riposo durante la fuga.
Inoltre gli apocrifi, in parte ripresi da Jacopo da Varagine nella Leggenda Aurea
hanno aperto le porte alla fantasia popolando l'itinerario di Maria, Giuseppe e Gesù di
animali talvolta fantastici, briganti, grotte, idoli spezzati, alberi magici, lebbrosi,
acque miracolose e chi più ne ha più ne metta.
Ma concentrando l'attenzione sui gesti così eloquenti della Sacra Famiglia nell'interpretazione di Barocci, cos'è che fornisce loro cibo e ristoro? Nella storia dell' arte, l'osservatore è abituato a vedere rappresentato il momento rilevante in cui la palma offre l'approvvigionamento necessario ai protagonisti della scena, ma in modo del tutto innovativo nell'opera di Barocci la palma viene sostituita dalla pianta di ciliegio.
Esso venne portato in Italia intorno al primo secolo a.C. da Kerasus, città che si
affaccia sul Mar Nero da parte di Lucullo,un partecipante alla campagna militare
contro Mitridate.
Nell'ambito della religione cristiana, il colore rosso della ciliegia rimanda con molta
probabilità al sangue versato da Cristo sulla croce alludendo alla futura passione di
Gesù.
Inoltre, il pane che spunta dalla bisaccia riposta a terra vicino ai piedi della Madonna
risulta essere un simbolo eucaristico ed il luminoso sfondo dello scenario, che si apre
su un immenso paesaggio, allude all'intera umanità per la quale il futuro sacrificio di
Gesù sembra essersi consumato.
Ed ecco che il fedele diventa in tal modo partecipe di un affascinante simbolismo
cristiano in una profonda e commovente dimensione umana e sentimentale.
Ambra Grieco