Il Riposo durante la fuga in Egitto di Federico Barocci, le ciliegie, i simboli

La nota

2009, Undicesima puntata

Il "Riposo durante la fuga in Egitto", noto anche come "Madonna delle Ciliegie", suggestiva opera di Federico Barocci, fornisce lo spunto ad Ambra per parlare dell'iconografia del tema trattato nel dipinto e dell'importanza del ciliego nella simbologia cristiana. E ovviamente non può mancare una bella analisi dell'opera, che completa quanto su di essa detto durante la trasmissione. Buona lettura!


Pittura religiosa per eccellenza quella di Federico Barocci, frutto incantevole di studio e costante applicazione che fiorisce in una moltitudine di perlacei colori primari. Essi risultano essere protagonisti indiscussi di ambientazioni cristiane, dove il paesaggio reale si unisce a quello ideale, davanti al quale l'osservatore vive l'estasi di un trasporto devozionale.
Ormai lontano dal manierismo e precursore del barocco, l'artista traspone nelle sue opere una profonda umanità che impreziosisce il semplice gesto quotidiano e l' espressione così naturale dei personaggi rappresentati, come è possibile evincere dal "Riposo durante la fuga in Egitto" (conosciuta anche come "Madonna delle ciliegie").

La splendida opera, commissionata al Barocci da Simonetto Anastagi intorno al 1573, raffigura all'interno di un bellissimo scenario prospettico, uno degli episodi più noti e rappresentati dagli artisti italiani e stranieri.
La fuga della Sacra Famiglia in Egitto costituisce un campo quasi infinito di interpretazioni leggendarie e figurative fiorite sulle parole dell'evangelista Matteo.
Nella frequente e spesso felice interpretazione della fuga in Egitto offerta dagli artisti, si possono distinguere due diversi momenti: uno decisamente dinamico che vede rappresentata l'azione della vera e propria fuga, con la Madonna spesso a dorso di mulo, e l'altra decisamente statica, definita riposo durante la fuga.
Inoltre gli apocrifi, in parte ripresi da Jacopo da Varagine nella Leggenda Aurea hanno aperto le porte alla fantasia popolando l'itinerario di Maria, Giuseppe e Gesù di animali talvolta fantastici, briganti, grotte, idoli spezzati, alberi magici, lebbrosi, acque miracolose e chi più ne ha più ne metta.

Ma concentrando l'attenzione sui gesti così eloquenti della Sacra Famiglia nell'interpretazione di Barocci, cos'è che fornisce loro cibo e ristoro? Nella storia dell' arte, l'osservatore è abituato a vedere rappresentato il momento rilevante in cui la palma offre l'approvvigionamento necessario ai protagonisti della scena, ma in modo del tutto innovativo nell'opera di Barocci la palma viene sostituita dalla pianta di ciliegio.

Esso venne portato in Italia intorno al primo secolo a.C. da Kerasus, città che si affaccia sul Mar Nero da parte di Lucullo,un partecipante alla campagna militare contro Mitridate.
Nell'ambito della religione cristiana, il colore rosso della ciliegia rimanda con molta probabilità al sangue versato da Cristo sulla croce alludendo alla futura passione di Gesù.
Inoltre, il pane che spunta dalla bisaccia riposta a terra vicino ai piedi della Madonna risulta essere un simbolo eucaristico ed il luminoso sfondo dello scenario, che si apre su un immenso paesaggio, allude all'intera umanità per la quale il futuro sacrificio di Gesù sembra essersi consumato.
Ed ecco che il fedele diventa in tal modo partecipe di un affascinante simbolismo cristiano in una profonda e commovente dimensione umana e sentimentale.

Ambra Grieco








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