Questa Adorazione dei Magi fu dipinta dal pittore senese Bartolo di Fredi verosimilmente negli anni Ottanta del Trecento. Riflettendo sulla pittura di Simone Martini, Bartolo di Fredi riprese il suo decorativismo (qui evidente soprattutto nell'abito del re mago giovane) unendolo però alle volumetrie più solide dei Lorenzetti e a un particolare gusto per la resa delle espressioni che rende l'artista meno elegante rispetto ai suoi conterranei: si veda in questo dipinto, per esempio, il volto corrucciato dell'uomo che, a sinistra, tenta di domare un cavallo imbizzarrito.
Come in altre Adorazioni contemporanee, anche in Bartolo di Fredi vediamo tutto il corteo dei magi che, in questo caso, dipanandosi attraverso le colline dalle linee sinuose e semplici e dai colori compatti, quasi da pittore surrealista (e tipici del gusto tardo gotico tra Firenze e Siena), passa attraverso una città molto simile a Siena: un edificio, sulla sinistra, ricorda il Duomo con le sue fasce di marmo bianco e nero.
Non sappiamo esattamente dove si trovasse il dipinto: Gordon Moran, nel 1976, ipotizzò che si trattasse di un'opera realizzata per l'Altare dell'Arte dei Fornai di Siena. Il dipinto, ritenuto universalmente tra i migliori realizzati dal pittore, è anche uno tra i più noti di Bartolo di Fredi e oggi si trova alla Pinacoteca Nazionale di Siena.
17 novembre 2015
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