Oggi si festeggia san Giovanni Battista, santo patrono di diverse città italiane (tra le più importanti, Torino, Genova e Firenze), e per la ricorrenza proponiamo una scultura tra quelle meno conosciute di Donatello: rappresenta il santo ed è conservata nella basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia. È l'unica opera di Donatello presente in territorio veneziano (l'artista fu infatti presente in Veneto, ma a Padova): si ipotizza quindi che gli fosse stata commissionata dalla comunità di fiorentini che abitavano a Venezia, e che fosse destinata alla cappella della confraternita dei Fiorentini nella basilica. È la statua più importante della cappella e non poteva che essere dedicata al santo patrono dei fiorentini.
La scultura, in legno, è datata 1438: la data, che si trova sul basamento, è stata riscoperta a seguito di un restauro condotto nel 1973. Si tratterebbe pertanto dell'unica opera datata di Donatello: prima del 1973, si riteneva che fosse un'opera degli anni Cinquanta in virtù delle analogie con la più celebre Maddalena oggi al Museo dell'Opera del Duomo di Firenze, quindi la scoperta della data ha portato nuovi elementi per datare con maggior precisione la Maddalena, sulla cui data di realizzazione però non c'è ancora certezza assoluta. L'opera ha inoltre dato anche elementi per meglio riconsiderare il percorso artistico di Donatello, perché fino a prima della scoperta della data, si riteneva che realizzazioni come questo san Giovanni Battista, fondate sullo studio della tensione emotiva del personaggio, appartenessero a un periodo più avanzato della sua carriera.
Nel suo san Giovanni Battista infatti, Donatello predilige la componente "espressionista" della sua arte, in linea con le sue ricerche più avanzate: la ricerca quindi si fonda soprattutto sulla volontà di indagare in maniera naturale le emozioni e la gestualità del personaggio raffigurato. Il santo è quindi realizzato in atto di predicare, con la bocca aperta, le sopracciglia inarcate a esprimere tensione e gli occhi che si allargano in uno sguardo severo, e la mano destra puntata verso l'alto. Il santo è vestito con la tunica di peli di cammello (con la quale, secondo la tradizione, affrontò la penitenza nel deserto), e tiene nella mano sinistra il cartiglio con la scritta Ecce Agnus Dei, parte della sua profezia a Gesù Cristo ("Ecce Agnus Dei, qui tollit peccatum mundi", ovvero "Ecco l'agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo"). Il santo è in una posa mutuata dall'arte classica, il cosiddetto chiasmo, in cui una gamba (in questo caso, la gamba destra) è portata più avanti rispetto all'altra, sulla quale si scarica il peso del corpo. Anche i peli della tunica, oltre che i capelli e la barba del santo, sono raffigurati con alto grado di realismo!
24 giugno 2014
Scopri l'arte di Donatello: https://www.finestresullarte.info/Puntate/2010/16-donatello.php
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